Per la festa di San Giuseppe ho deciso di fare un regalo alla mia famiglia.
Senza dubbio il dono più grande in questi tempi così strani è proprio donare del tempo.
Il mio tempo è stato preparare un pane per la mia casa, per la mia famiglia.
Non un pane frettoloso…ma un pane antico.
Quel pane che obbliga a fermarsi, lavorare, attendere, ricominciare, sentire tra le mani, respirare odori…contemplare.
Per poi godere della gioia della condivisione.
Il pane, come si fa per noi lucani, è un pane di grano duro, con una splendida crosta croccante che nasconde una mollica alveolata e profumata.
E’ un pane che dura…che continua per giorni a farti il regalo.
Questo il regalo per la mia sposa speciale e le mie figlie preziose.
Una delle mie figlie a dir il vero è ancora nella pancia della mamma per qualche giorno…ma si, è arrivato anche a lei questo pane. Lo ha gustato anche lei.
E la commozione più bella quando la sorellina grande dice: “Papà, è buono…sei bravo!
Regala tempo…e cucinare per la tua famiglia è una strada maestra!
